Perché é importante favorire lo sviluppo motorio del neonato
Fra i regali più grandi che possiamo fare ai bambini vi sono un senso di benessere fisico ed emotivo, la gioia di vivere, il comfort, la fiducia, la curiosità, la capacità di stabilire relazioni, di perseguire i propri obiettivi, di diventare autonomi. Queste capacità sono fortemente influenzate dalle prime esperienze legate al tatto ed al movimento.
Attraverso il modo in cui siamo stati toccati e messi in movimento si forma il nostro rapporto con la gravità, con lo spazio, il come percepiamo noi stessi e gli altri, la capacità di modulare attività e riposo, la nostra disponibilità a perseguire e raggiungere ciò che desideriamo, la capacità di vivere legami e relazioni, di comunicare non verbalmente, di trovare soluzioni diverse, di essere ben radicati nel mondo.
Il primo anno di vita è cruciale nello sviluppo del bambino e dell’adulto che egli diventerà. In questo periodo il bambino crea i primi schemi di movimento, percezione e organizzazione delle informazioni, da cui costruirà la sua relazione con se stesso, con gli altri, col mondo. Facilitare lo sviluppo durante questo periodo può accrescere enormemente le abilità fisiche, emotive, intellettuali del bambino.
Tatto e movimento: sviluppo motorio del bambino
Tatto e movimento sono le prime modalità attraverso le quali il bambino conosce se stesso e l’ambiente. Costituiscono la base per processi di apprendimento più complessi. Sono le prime modalità di apprendimento e creano le fondamenta per il bonding, le relazioni, la percezione, il benessere emotivo, l’agilità fisica, lo sviluppo cognitivo e il generale senso di comfort grazie al quale il bambino può crescere e svilupparsi.
In questo periodo il sistema nervoso si sviluppa rapidamente: sviluppo neurologico e movimento si influenzano reciprocamente. L’organizzazione neurologica è enormemente influenzata dalla comparsa e dall’integrazione degli schemi di movimento del bambino (pattern neurocellulari di base).
Se alcuni pattern non emergono o non vengono integrati possono sorgere difficoltà e problemi nello sviluppo. Grazie alla grande plasticità del sistema nervoso in questo periodo è più semplice facilitare il movimento ottimale.
Imparare a stimolare lo sviluppo motorio del bambino fin dall’inizio
Gli educatori, i genitori e i caregiver hanno l’opportunità di fare la differenza nella vita del bambino.
Spesso facilitiamo i bambini nell’apprendimento del linguaggio e della lettura, ma pensiamo che il movimento possa svilupparsi al meglio senza nessuna guida o comprensione da parte nostra. Il percorso IDME nasce con la finalità di offrire alle persone che si occupano dei bambini nel primo anno della loro vita queste conoscenze, secondo i principi del Body-Mind Centering®.
L’approccio è centrato sul bambino nella sua interezza (comprende la sua curiosità, il suo interesse, la sua individualità) e sulla relazione. Ci si orienta verso il benessere del bambino piuttosto che verso il raggiungimento di un risultato. Questo percorso insegna a osservare e facilitare i normali schemi di movimento del bambino dalla nascita al primo anno di vita.
Si impara a riconoscere i primi pattern e ad interagire con il bambino attraverso il gioco, il tocco, il movimento con modalità gentili e delicate, seguendo la sua intenzione: questo avrà un effetto positivo sulla sua crescita e sul suo sviluppo. Obiettivo fondamentale dell’educazione al movimento è favorire il comfort, la forza, l’agilità, l’adattabilità del bambino ed eventualmente inibire quei pattern che potrebbero impedire lo sviluppo del suo pieno potenziale.
Si apprende ad entrare in relazione con il bambino a livello profondo eliminando ogni forma di giudizio o valutazione: la chiave è permettergli di esprimere la sua unicità, piuttosto che imporre qualcosa o focalizzarsi su un eventuale problema. Quando si incontra il bambino in questa modalità si rendono possibili cambiamenti straordinari.
Cos’è il Body-Mind Centering®
Si tratta di uno studio esperienziale nato negli Stati Uniti negli anni ‘70, dalla ricerca avviata da Bonnie Bainbridge Cohen, che esplora la relazione tra corpo e mente attraverso il movimento.
Si parla di movimento somatico come della capacità di percepire le sensazioni corporee e fare esperienza del corpo dal suo interno, diventandone consapevoli.
Questo approccio si basa su fondamenti di anatomia, fisiologia, psicologia e sulla conoscenza dello sviluppo del movimento dal concepimento ai primi anni di vita.
Un aspetto importante del BMC® è l’esplorazione dei diversi sistemi corporei: ossa, organi, ghiandole, sistema nervoso, fluidi, fascia, legamenti e muscoli.
Accanto allo studio dei sistemi fisiologici e della loro espressione, il BMC® esplora il processo dello sviluppo, gli schemi evolutivi e l’evoluzione dei sensi e dei riflessi primitivi.
Ha una vasta gamma di applicazioni: educazione, sviluppo infantile, riabilitazione, psicoterapia, yoga, danza, discipline che coinvolgono l’insieme corpo-mente. Questo approccio è oggi diffuso in tutto il mondo, anche in Europa, Brasile, Cina, dove sono nati diversi centri abilitati all’insegnamento e alla diffusione di questa pratica.